L’Istituto osserva, nell’ambito specifico della propria attività, per la tutela dell’Utente, i principi sanciti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 1995.
L’attività dello Istituto si ispira ai seguenti principi fondamentali
Eguaglianza – Deve essere rispettata, in tutti i momenti del vivere quotidiano, la dignità della persona senza distinzione di sesso, razza, nazionalità, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
Imparzialità – Il comportamento nei confronti degli utenti deve essere imparziale, neutrale ed obiettivo; devono essere evitati atteggiamenti di parzialità e ingiustizia, e non obiettività.
Continuità – Il servizio deve essere assicurato in maniera regolare e continuativa tranne nei casi in cui le astensioni da esso siano regolate o annunciate ufficialmente dalle leggi o rientrino negli aspetti organizzativi del servizio.
Diritto di scelta – L’Utente può scegliere liberamente sul territorio nazionale la struttura sanitaria a cui desidera accedere. L’Istituto favorisce l’esercizio del diritto di scelta, fornendo le informazioni necessarie.
Partecipazione – Viene assicurata l’informazione, la personalizzazione e l’umanizzazione del servizio tutelando l’Utente nei confronti dell’apparato sanitario pubblico; gli utenti e i referenti familiari possono formulare osservazioni sulla organizzazione e la qualità del servizio, anche attraverso la compilazione di appositi questionari di rilevamento della qualità.
Efficienza ed efficacia – L’organizzazione e l’erogazione dei servizi si uniformano a criteri di efficienza ed efficacia; gli Utenti hanno diritto a ricevere prestazioni efficaci, e cioè potenzialmente capaci di determinare effetti positivi, ed efficienti, cioè erogate senza spreco di risorse.